Il progetto prende spunto dalla considerazione dell’effetto positivo dei fiori, ed in particolare delle Rose, sul benessere psicologico delle persone che vi si avvicinano. All’Associazione di promozione sociale e culturale pordenonese ‘La Compagnia delle Rose’, nasce nel 2015 l’idea di donare un Giardino di Rose da realizzare presso il CRO-centro di Riferimento Oncologico di Aviano (PN), ospedale e centro di ricerca sui tumori, noto a livello nazionale e internazionale. Si pensa subito ad un coinvoglimento dei soci de ‘La Compagnia delle Rose’, non professionisti ma semplici appassionati di rose e di giardini.
Si realizza pertanto un workshop di progettazione partecipata tra Soci dell’Associazione ed un team di Professionisti che, con competenze nei diversi campi disciplinari (progettuale, paesaggistico, botanico, agronomico, processi partecipati), hanno condotto i partecipanti all’elaborazione di quattro diverse soluzioni progettuali. In sintonia con le valutazioni espresse dagli stessi partecipanti il workshop, i tutors, tra cui l’arch.Marini, hanno rilevato che tutti i progetti esprimevano originali approcci formali con l’idea generatrice di ciascun lavoro. Al fine di valorizzare quanto emerso, ai tutors, è stato affidato il compito di individuare gli aspetti significativi di ogni progetto facendoli confluire in un’unica idea con l’obiettivo non di effettuare un mero collage ma di sviluppare un’organizzazione formale logica e coerente. I diversi ‘temi’ sviluppati, confluiti nel progetto definitivo in cui tutti i partecipanti si sono riconosciuti sono:
– Il tema della ‘doppia Spirale’ che nella cultura dei nativi d’America rappresenta il fiume, acqua di vita, e nel progetto è un percorso di rose attraverso gli ostacoli della vita;
– la ‘teoria del Colore’ con il potere stimolante-rigenerativo-meditativo che i fiori possono produrre con le loro caratteristiche cromatiche, potente alleato dei fruitori della struttura;
– una ‘Pergola di rose’ quale spazio centrale di sosta in cui soffermarsi e percepire elementi che circondano, ma che consentono anche di guardare “oltre”; i cui pali di sostegno sono orientati sul piano verticale ognuno verso una stella al momento del solstizio estivo, a creare simbolicamente un collegamento tra cielo e terra;
– il tema dell’acqua, quale elemento vitale e di riflesso del cielo, ulteriore collegamento, che vede, nell’area centrale, una pavimentazione ‘artistica’ riflettente in ciottoli di vetro azzurro, tra i quali bolle riflettenti specchiano l’azzurro e le nuvole, in una sorta di ‘evocazione’ dell’acqua;
– il tema del giardino che si sviluppa attorno ad elementi circolari e al percorso sinuoso che relaziona stanze verdi con una emergenza arborea centrale e con suggestioni letterarie, come tracce lungo i percorsi;
– il simbolo cinese dell’ ’esagramma della Solidarietà’ e quello dell’Infinito: rappresentazione della Vita e delle sue Relazioni, incontri di Persone e Interdipendenza con le altre forme di vita. Linee simboliche rappresentate da aiuole e filari di piante: rose, graminacee, meli antichi, bulbose, piante perenni con diverse altezze a simboleggiare l’alternanza delle situazioni nel percorso della Vita.
Gli aspetti percettivi, simbolici e botanici trovano nel disegno finale dell’area verde e nella scelta delle essenze continui e precisi significati: la Vita, con le linee morbide della doppia spirale, le sue Relazioni, con i segmenti arborei che concretizzano l’orientale esagramma della Solidarietà, continue metafore della dimensione terrena e quella spirituale, che l’uomo percorrendo il Giardino simbolicamente ricollega e dove la Rosa diventa l’elemento vegetale centrale.
I riferimenti iconografici di questo fiore rimandano al bello dei suoi petali vellutati e alla durezza delle sue spine in un incessante rapporto con la dualità della vita in cui, la crescita e il fiore, indicano speranza ed emozioni positive che favoriscono il rasserenarsi dell’animo, sperimentando momenti di pace e dolcezza. Il Giardino, a cui è stato dato il nome di ‘MILLEPETALI’ vuole essere un angolo di ‘naturale dolcezza’ per lenire la sofferenza della malattia e mitigare un luogo sinonimo di difficoltà.
Il Progetto è stato redatto a cura e spese dall’Associazione con l’ausilio di figure professionali aderenti al proprio sodalizio o di fiducia che, operando a titolo gratuito, hanno predisposto tutti i documenti nonché le pratiche autorizzative necessarie e propedeutiche alla realizzazione dell’opera presso il Comune di Aviano e i Servizi Tecnici della Regione e curato la Direzione dei lavori.
Il finanziamento dell’intera opera, fatto salvo il terreno messo a disposizione dal CRO, è il risultato di un’incessante attività di raccolta fondi espletata dall’Associazione presso Banche, Provincia di Pordenone, attraverso azioni di autofinanziamento, attività di crowdfunding, campagne di sensibilizzazione che hanno portato alla collaborazione con altre Associazioni creando eventi con questo scopo.
Ditte e Fornitori privati hanno contribuito in modo determinante con materiali e lavorazioni per le opere edili, con piante e materiali per le opere a verde e per la realizzazione degli impianti tecnologici (elettrici e irrigazione).
Il dono di MILLEPETALI, ispirato ai “Giardini Terapeutici”, non si esaurirà con la realizzazione, ma proseguirà con momenti d’informazione e sensibilizzazione sulle sue funzioni terapeutiche diventando importante occasione di condivisione attraverso la comunicazione empatica dei suoi valori umani più profondi.
In sintesi il Giardino, ubicato nell’area posta in corrispondenza dell’ingresso principale, diventerà parte integrante del complesso immobiliare ospedaliero, migliorerà sul piano estetico la struttura e ne incrementerà il valore. Sarà luogo dove il rapporto con la ‘natura’ e gli ‘aspetti simbolici’ potrà rappresentare un’occasione di rigenerazione psicofisica per tutte le persone che lo frequenteranno, anche solo attraversandolo. Potrà essere opportunità attiva per svolgere la pratica del “giardinaggio” esercitando in tal modo la sua funzione riabilitativa per promuovere il benessere sia personale che relazionale attraverso il coinvolgimento delle numerose Associazioni operanti all’interno della struttura ospedaliera e del territorio, creando momenti di socializzazione, nonché occasione di visita per appassionati ed estimatori di Rose.