La richiesta del Comune di Sacile era tesa ad esplorare le possibilità di costruire due sistemi di fruizione pubblica dello spazio del fiume Livenza. Uno a sud della città sopratutto lungo la riva di San Odorico caratterizzata anche dal cimitero e da importanti proprietà comunali. La seconda a valle, nella frazione di San Giovanni di Livenza dove un “drezzagno” della seconda metà dell’800 aveva lasciato un residuo di ansa fossile che poi è stata nel tempo acquistata dal comune e attrezzata con finalità naturalistiche.
In entrambi i casi il progetto preliminare doveva concentrarsi sui problemi di fruizione attribuendo importanza al tema delle connessioni tra gli insediamenti rivieraschi e il fiume in vista di un progetto che doveva essere finanziato dalla Regione. Il progetto invece si è fermato a queste prime tavole progettuali.